mercoledì 27 febbraio 2013

Di cosa ci si innamora?

Oggi stavo pensando una cosa [prima che mettano una legge che mi costringe ad offrire da bere ai presenti nel momento in cui lo faccio - pensare, intedo].

Quando ci innamoriamo di una persona, di cosa, esattamente, ci innamoriamo?

Lo so, lo so. Guardate, io sono la prima ad assumere un'espressione tra lo sconcertato e l'imbarazzato quando mi viene posta la domanda "ma lui, perché ti piace?", per poi uscirmene con un "perché è lui" strabordante di una dolcezza che non mi si addice affatto.
Tuttavia, è una domanda che un po' mi affascina.

E' una riflessione nata dalla mia colazione, quando ero sola al bar ad origliare per noia (non mi ero portata un libro) la conversazione di due quattordicenni in marina.
"...guarda, state benissimo insieme, ma mi chiedo perché tra i tanti tu abbia scelto proprio lui!"
"Bè, perchè è bello, simpatico, dolce, bravissimo a sc...blablablablabla..."

*scusate la censura ma negli ultimi giorni, a causa di una terapia che mi ha prescritto la ginecologa, sono diventata parecchio volgare e cerco di regolarmi come posso*

E mi sono chiesta: si riduce davvero tutto a questo?
E sopratutto: cos'è che mi faceva innamorare dei ragazzi? (vedi anche: cos'è che evidentemente dovrò evitare?!)

 E, con una breve divagazione dalle mie traduzioni di russo per domani, sono giunta ad una conclusione che mi ha vagamente rasserenato.
Io fin'ora mi sono sempre innamorata dei piccoli difetti, delle particolarità anche negative, quelle che mi facevano dire "non importa, fanno parte di lui".
Le dita che sapevano di tabacco, le discussioni botta e risposta in cui ci sfottavamo a vicenda in maniera parecchio acida, insomma, le cose che prima o poi si impara ad amare.

E' carina come cosa.



Opinioni?

domenica 24 febbraio 2013

Se sei sveglia alle 5 a.m. non è un buon segno



Oggi ho capito quanto velocemente le cose possano andare a rotoli.

Oggi ho capito che ora puoi stare bene, tra cinque minuti potresti essere appoggiata alla porta del bagno di un locale prendendo respiri profondi per non scoppiare in lacrime.

Oggi ho capito che il sesso, come i soldi, è abbastanza solo quando è troppo e quando è troppo sei finita.

Ho capito quanto soli ci si può sentire in mezzo alle luci e alla gente, quanto poco un bacio possa contare e quanto uno valga l’altro. E quanto per gli altri sia lo stesso.

Quella canzone nella quale ti immergi ogni volta che ti chiedi chi sei sparata nella testa da migliaia punti diversi, il bisogno di un abbraccio forte ma non c’è nessuno e tu sei sfinita, stanca e sconfitta e non hai neanche le forze di provarci.

Scompari nelle profondità delle braccia di qualcuno. Un altro. Nessuno.

Qualcuno mi trovi.



Boulevard of Broken Dreams - Greenday


I walk a lonely road,
The only one that I have ever known,
Don't know where it goes, 
But it's home to me and I walk alone,

I walk this empty street,
On the blvd. of broken dreams,
Where the city sleeps,
And I'm the only one and I walk alone

I walk alone,
I walk alone,
I walk alone,
I walk a..

My shadow's the only one that walks beside me,
My shallow heart's the only thing that's beating,
Sometimes I wish someone out there will find me,
'Til then I walk alone

I'm walking down the line,
That divides me somewhere in my mind,
On the borderline of the edge,
And where I walk alone,

Read between the lines of what's
Fucked up and everything's alright,
Check my vital signs to know I'm still alive,
And I walk alone


 My shadow's only one that walks beside me
My shallow heart's the only thing that's beating
Sometimes I wish someone out there will find me
Till then I walk alone


Ah-ah, Ah-ah, Ah-ah, Aaah-ah
Ah-ah, Ah-ah

I walk alone
I walk a

I walk this empty street
On the Boulevard of Broken Dreams
When the city sleeps
And I'm the only one and I walk a

My shadow's only one that walks beside me
My shallow heart's the only thing that's beating
Sometimes I wish someone out there will find me
Till then I walk alone

martedì 12 febbraio 2013

Forse 10% di compatibilità

Mi sto arrendendo al qualunquismo che sembra regnare nella mia città.
Ultimamente mi sembra di vivere in una bolla, collegata al resto del mondo solo attraverso i post sul papa, su Berlusconi e sulla neve. Che, tra l'altro, in questo preciso istante io dovrei essere a Udine ma mia madre mi ha fatto desistere - lo ammetto, non è stato necessario per lei impegnarsi molto visto il tempaccio.
Anche se qua sta pure venendo fuori il sole e con lui i sensi di colpa.

Ma parlando d'altro.
L'altro giorno sono uscita con Honey, l'unica mia compagna del liceo con la quale sono in contatto con una certa regolarità. Oltretutto, è cugina di Drop.
E quei due non hanno in comune proprio nulla. Al massimo la capacità intrinseca di mettersi ko da soli (Honey una settimana fa mi è arrivata con un occhio nero fatto da sè stessa, e stendiamo un velo pietoso), ma sono giunta alla conclusione che deve essere una sorta di rito di iniziazione all'età adulta, qualcosa che i cuccioli di quella famiglia devono fare entro i 21 anni (i due cugini hanno ben 2 giorni di differenza).
E inzomma sono uscita con lei.
Stavamo parlando di cose in generale, ed è venuto fuori che la sera prima aveva visto un nostro compagno di classe, e se n'è uscita con la frase:

"...e, come al solito, aveva davanti una birra! Il solito alcolizzato!"

E io un po' ci sono rimasta.
Il problema sta nel fatto che questo genere di frasi lo dice sempre con un certo livello di superiorità e quasi arroganza; io sono una di quelli che il venerdì, il sabato sera si prende una birra. Un calice di vino. Dipende dal momento. Una specie di ricompensa per essere sopravvissuta alla settimana.
E sentirmi definire un'alcolizzata per un bicchiere di vino non mi fa piacere. Ma proprio per nulla.

"Bè, oddio, alcolizzato...per un bicchiere di birra!"
"Ma io non capisco una persona che per divertirsi deve per forza ubriacarsi".
"...ma mica ti ubriachi con una birra..."
"Bè ma comunque!"

E la situazione è andata avanti con lei che mi faceva la predica perchè:
1- Vado a letto con Fabio pur non standoci insieme e non avendo la minima intenzione di cominciarci una relazione in un futuro.
2- Fumo (interpretazione libera - in un caso abitualmente, nell'altro una volta ogni morte di papa, e sto giro si è solo dimesso).
3- Bevo.

 
E, per quanto io voglia bene ad ogni mio singolo amico e ad ogni mia singola amica, la gente che mi giudica basandosi su fatti del genere mi fa girare.
Cavolo, ho vent'anni, potrò fare quello che mi pare, se non danneggia nessun'altro?
E c'era qualcosa di fondo che mi irritava profondamente.

Poi ci sono arrivata.

Lei, come anche mio fratello, non ha un briciolo di curiosità nei confronti della vita.
E intanto mi giudica.

Solo io ho gente così intorno?