venerdì 30 novembre 2012

Settimanalmente

E' stato un periodo duro.
Comincia a far freddo.
La sessione invernale degli esami universitari si avvicina.
Ieri sono tornata dopo tempo un anno dal parrucchiere e ora ho i capelli che arrivano a malapena sotto la linea della spalla (i miei magnifici capelli biondo-castano, sigh) (erano anche rovinati abbestia, però).
Ho letto 50 sfumature di grigio.

La cosa mi ha fatto capire quanto sia radicato il qualunquismo nella nostra società.
E, disperata, non riesco a comprendere perché, se quella cosa può essere definita libro, io non posso convolare felicemente a nozze con Alex Pettyfer.



Il quale, ci tengo a precisare, è del '90.
Quindi per una volta non scelgo attori con millemila anni in più di me.

Comunque, non mi metto neanche ad elencare i motivi per cui darei il via a falò generali dei libri di quella collana in tutto il mondo, poichè se devo parlare di cose inutili, preferisco farlo al bar con i miei amici.
Dico solo che sarà un inverno piuttosto freddo.
If you know what I mean.

Per il resto, non è che sia stata una settimana particolarmente interessante. Anzi, proprio non è successo nulla.
Che noia, novembre, ha estirpato tutte le mie forze come se fossero erbaccia in un orto.
In più, a causa del taglio di capelli ho freddo alla crapa.
Sto delirando.

sabato 24 novembre 2012

XXI secolo 'sto cazzo

Di solito non mi abbandono a digressione di carattere opinionista, o per lo meno non su temi così delicati e dei quali non so nulla in prima persona.
Non posso immaginare come si senta un quindicenne vessato quotidianamente da così tanto tempo per un tale motivo. Che poi, i gay vanno bene solo in Will&Grace, no? Finchè un personaggio di un film o telefilm o che altro, allora è okay. Ma se lo è un mio compagno di classe no; allora lì deve essere continuamente torturato.
Mi si spezza il cuore, pensando alla solitudine che deve aver provato, e mi astengo dal commentare il suo gesto, non per indignazione o per biasimo, ma perché appunto non so come si sia sentito.
Però vedo l'imbarazzo e la vergogna negli occhi del mio amico quando siamo al bar e qualcuno, vicino a noi, canzona un amico con l'epiteto di "frocio" o gli affibbia tale titolo perché, per esempio, non ci prova con una bella ragazza. E penso al mio amico di infanzia che deve nasconderlo ai genitori perché cattolici fuori maniera.

Che poi i suoi compagni si schermino con scuse del cazzo come "non avevamo capito quanto ci stesse male" non fa altro che risvegliarmi dentro la mia collera repressa.
E' inutile che ci si vanti di essere un paese "all'avanguardia", che si parli dei rapporti di sesso occasionale con semplicità scusandoli con "siamo nel XXI secolo", quando non si riesce ad accettare una diversità che, a noi, non causa alcun problema diretto.
A me piacciono gli uomini. Non è che perché sia amica da secoli di una ragazza a cui piacciono le donne allora cominciano a piacere anche a me. Mi chiedo, ma cosa vi cambia.
Invece di fare "educazione sessuale", nelle scuole, i ragazzi andrebbero educati al sentimento. Lo so che come pensiero non è per niente interessante, ma mi rendo sempre più conto di quanto sia necessaria questa cosa.
E parlo in generale. Il sentimento è una sfera così ampia che comprende sia l'accettazione del "diverso" che la compassione, la pietà, l'intelligenza di non ferire la gente per il puro gusto di farlo.
Intendo che la gente dovrebbe capire, capire davvero (e non scriverlo su facebook solo per far la figura del genio) quanto le persone siano fragili e danneggiabili, che basta una parola per incrinarle e che quell'incrinatura, lasciata a sè, peggiora e peggiora e peggiora.
Io, ventenne in fila per una conferenza, pretendo di non essere archiviata come "tossica", quindi errore della società, solo perché ho l'eyeliner, un dilatatore e una maglia della DC.
Lei (soggetto ipotetico), ha tutto il diritto di pretendere di non essere etichettata come "troia", quindi una bambola gonfiabile senza emozioni, perché ha scopato con un ragazzo senza starci insieme.
Lui avrebbe dovuto avere tutto il sacrosanto diritto di non essere trattato come "inferiore" solo perché aveva dei maledettissimi pantaloni rosa.

In conclusione, le persone dovrebbero essere educate, termine più che adatto, alla considerazione anche dei sentimenti altrui.
Saremmo tutti un po' meno infranti, credo.

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Da notare che ho fatto cominciare il post; non volevo venisse fuori una cosa del genere, ma davvero, la gente ha rotto il cazzo.

mercoledì 21 novembre 2012

Viaggi in treno #1

Passi la giornata circondata da quelle coppiette sottovuoto disgustose, che non fanno altro che limonarsi duro un po’ ovunque, saltarsi addosso, chiamarsi con nomignoli del cazzo e parlarsi l’un l’altro con vocine idiote.
Non è amore, è esibizionismo.

Poi, il miracolo.

In treno. Un ragazzo è una ragazza si siedono davanti a me, vicini. Lei dalla parte del finestrino e lui da quella del corridoio. Non si parlano, per quasi tutto il viaggio non si scambiano neanche una parola. Ma poi lui infila le dita tra quelle di lei, e lei sorride con le rughe agli angoli degli occhi.

Quello, è l’amore che voglio.

martedì 13 novembre 2012

Epilogo della cronaca

Scrivo questo pezzetto tanto per completare il ciclo della sfiga di questo week-end.
E vi invito a prestare una particolare, particolarissima attenzione alla scelta delle parole (nella fattispecie di un termine preciso), della frase sopra.
Ora.

Domenica sera, distesa al caldo calduccio caldoso, ovvero nel mio lettino, ho elaborato il seguente pensiero.
"Bè, visto che 1, non stiamo insieme e 2, manda all'aria un appuntamento fissato da lui stesso perchè piove (neanche fosse una dannatissima strega, dico io), domani pomeriggio salto la lezione inutile e me ne vò in appartamento, che c'è F."

If you know what I mean.

Bene.
La mattina dopo mi sveglio prestissimo - mi piacerebbe dire "prima dell'alba" dandogli un senso, ma visto che è buio fino alle 7 non ha molto senso come espressione.
Mi faccio la doccia con cura, mi lavo i capelli con cura, mi depilo con cura - e questa sì che è una frase che, da single, acquista un peso non indifferente.
Ma mi depilo così bene che persino quelle puttanelle della veet mi fanno un baffo. E LORO PARTONO DA GIA' DEPILATE QUINDI NON VI DICO.

Insomma, mi ero depilata proprio bene. La regina, dico io.
Ma talmente bene che mi è venuto il ciclo nel giro di un'ora.

Non sapevo se ripetermi mentalmente "Aleh non piangere" o "Aleh non bestemmiare".

Resta il fatto che mi sono fatta una tristezza infinita.
Il cielo piangeva per me.

domenica 11 novembre 2012

Di Sventura e di Scalogna - Episodio 1

Signore e signori.
In questa piovosa domenica di novembre, decido di aprire la mia rubrica settimanale.
Dovete sapere che, come avrete già capito, io sono un elemento estremamente sfortunato, e non per autosuggestione ma perchè la mia vita sembra essere costruita su "Ironic" di Alanis Morissette. Sono riuscita anche a farmelo dire dalla mia amica D. , le cui parole ho dovuto riscriverle su un tovagliolo, per non dimenticarmele dopo due secondi. E come prova, visto che la gente di solito mi bolla come "esagerata" o "megalomane".

"Cavolo Ale...all'inizio pensavo che tu stessi solo enfatizzando le cose che ti accadono...non mentendo intendo. Ma da questa capisco che tu sei davvero, ma davvero sfortunata!"
D. , un mesetto fa.

Quindi, eccoci qua con

Di Sventura e di Scalogna
Episodio 1

Presenta : Aleh (che voi mi farete il piacere di immaginarvi come quella strafiga di Emma Stone qua sopra)

Torniamo ad A.
L'ho sentito una settimana fa, e tra una chiacchiera e l'altra mi dice che si è operato.
Wow.
Ora, ci sarebbe una digressione tutta particolare sul fatto che tra le mie varie cerchie si è diffusa la credenza che io faccia il malocchio. Il che è probabilmente vero, ma questa la racconto un'altra volta, che ci sta un discorso lungo.
Comunque sì, faccio il malocchio.
E lui si è operato.
Ripeto, wow.
Alla notizia, gli ho chiaramente chiesto a cosa, cos'era successo, e lui mi ha risposto che me l'avrebbe detto non appena ci fossimo rivisti in giro. 
E ciò accadde ieri ma la mia memoria troppo spesso andrebbe catalogata in "Le Gradi Truffe Mondiali", insieme alla stagnola dei vasetti degli yogurt e ai ghiaccioli che ti cadono addosso.
Così mi sono completamente dimenticata e per tutto il pomeriggio non ho fatto altro che pensare a cosa fosse quella cossssa missssterrrriossssa che dovevo chiedergli.
Me ne ricorderò ore e ore dopo, e questo sarà il dialogo (via sms) che avrà luogo.
  • Io: Mi sono ricordata ora cosa ti dovevo chiedere non appena ti vedevo!
  • A: Cosa?
  • Io: Dell'operazione...
  • A: Ah. Vabbè domani usciamo così ti dico.
E la Aleh ci rimase parecchio secca.
Dopo però si aggiunge la parte dove precisiamo che ci saremmo sentiti oggi "per vedere il tempo". Nel senso, se avesse piovuto non saremmo usciti, o qualcosa del genere.
Avete già capito, non è vero? State già ridendo, non è vero?
Al posto vostro io lo starei facendo.
Anzi, lo sto facendo anche al mio, di posto, visto che dopo un po' si impara a ridere delle proprie sventure.
Torniamo a noi.
Passa un quarto d'ora dal messaggio, con me felicissima perché, diciamolo, era anche ora che mi succedesse una cosa del genere.
Passano venti minuti. Passa mezz'ora.
A circa quaranta minuti dal lieto evento decidiamo di mobilitarci. Siamo per le vie del centro decidendo dove andare, quando succede.
Accade l'evento infausto. 
L'avvenimento sinistro.
La Sfortuna è arrivata.

Una goccia.

Parte lentamente, abbastanza da farmi prima imprecare perché sono uscita senza borsa e quindi senza ombrellino pieghevole, ma neanche troppo lenta da non poterci stanare prima che potessimo arrivare alle macchine.
Arriviamo al locale che piove non troppo, ma bene dai.
Quando usciamo, diluvia.
Quando mi sveglio, stamattina, diluvia.

Non.
Ci posso.
Credere.

Inutile dirvi che aspettavo questo momento da tempo immemore.

Eeeeeeeeeeeeh, gentili lettori, eccoci al termine della prima puntata di questa allegra rubrica settimanale, e ricordate la massima di vita di Sheldon Cooper...

 ...per una vita migliore.

venerdì 9 novembre 2012

Briciole di pane

Oggi, dopo la lezione delle 10 (terminata a mezzogiorno), non avevo voglia di andare alla seguente (lo so, sono pessima, ma per una volta...), così ho mangiato con delle compagne di corso e sono andata InAppartamento dagli altri.

[per InAppartamento intendo l'appartamento dei miei tre amicici, uno dei quali è il famoso della settimana scorsa]

Lì F. mi ha detto su perché non mangiavo con loro, mi sono sorbita il loro ampissimo repertorio di canzoni (si sono divertiti a metterne due a ripetizione finchè non ho conquistato il pc) e dopo che F. è andato a lezione ho aiutato gli altri due a pulire.
C'è da dire che io sono l'ospite perfetto: non scrocco cibo (okay, lo so, solo questa volta), porto dolci, e aiuto a pulire.

Comunque, sì, mi sono messa a lavare i piatti.
Per mettere i guanti di gomma mi sono tolta il mio braccialetto portafortuna (il mio auto-regalo di compleanno, comprato in Croazia quest'anno) e l'ho lasciato sul davanzale della finestra vicino al lavello.
E' rimasto lì.
F. è tornato dalla lezione e se l'è inculato.

Fino ad ora i ragazzi che hanno avuto una connessione di qualche tipo con me (intendo amorosa, uno di quelli che elencherò ora solo da parte mia) possiedono tutt'ora una cosa che mi appartiene (ormai "apparteneva"), e che per un motivo o per altro non ho mai riscosso/non ho potuto risquotere/non ho ancora riscosso. Ma andiamo a vederli, in ordine cronologico:
  • Luca - 3 anni fa - braccialetto STUPENDO di metallo, di quelli che si chiudono a scatto, con delle foglie intrecciata
  • Mattia - 28 maggio 2012 - il mio orecchino stupendo con le croci pendenti. Avevo già perso l'altro orecchino del paio. Quello che ha lui mi si è sfilato quando mi sono tolta la sciarpa e lui se l'è tenuto.
  • M. - 5 giugno 2012 - brioche che mi ero meritatissima per aver sopportato per giorni interi le paranoie assurde della mia amica G. nei confronti del fratello di M. ; lei me la doveva portare nel pomeriggio come premio, ma prima era a casa dei fratelli e lui se l'è mangiata.
  • A. - 11 agosto 2012 - il mio ombrello pieghevole da borsa. Quando ci siamo trovati pioveva, ma poi ha smesso e visto che non serviva l'ho lasciato in macchina. Ma per varie vicissitudini non mi ha portato lui ha casa, quindi l'ombrello è rimasto là e ora alloggia nel suo garage.
  • F. - 9 novembre 2012 - vedete sopra. Io ADORO quel braccialetto.
 Non so perché non mi sono ancora ripresa alcuni di questi oggetti. Diciamo che rivorrei solo i due braccialetti.
A parte questo, da un certo punto di vista trovo quasi poetico il fatto che, anche se non solo proprio fondamentale per la vita di nessuno di questi (chiaro, se li vedo in giro mi fermo, ci prendiamo un caffè, ma gli amici che considero "veri" sono altro :) ), ognuno di loro ha un pezzo di me.
Chissà se, magari tra qualche anno, ritrovandol'oggetto penseranno a me.

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[Okay, la brioche non conta, ma è per farvi capire che mi stanno togliendo TUTTO! TUTTO! TUTTO!]

martedì 6 novembre 2012

I libertini conquisteranno il mondo

A parte il fatto che ho appena speso 40 minuti della mia vita per ottenere dei capelli "lisci effetto seta" [senza ironia perchè io sono mossa/riccia/crespa e ho maturato una discreta esperienza nel lisciaggio a colpi di spazzola tonda e phon], rendendomi conto solo ora che fuori c'è un'umidità pazzesca e che domani entro le 9 del mattino avrò dei capelli del genere:

[voi ancora non sapete niente del mio amore per le GIF]

By the way, sto pure male.
Raffreddore a manego, e sono due giorni che per un motivo o per l'altro sono obbligata ad andare a Udine, quindi di riposarsi neanche per sbaglio se ne parla.
Ad ogni modo, ho passato il fine settimana a venire sfottuta amorevolmente dai miei amicici per gli avvenimenti di mercoledì. Non fraintendetemi, nella mia compagnia è normale, anche perché ci si prende in giro su cose non importanti, e se a uno da fastidio che si tocchi quell'argomento lo dice, non succede più e amici come prima.
Non per questo siamo meno dignitosi, comunque.
Oltre alle battute che, lo ammetto, ci stavano e ho riso io più degli altri, mi sono beccata anche i discorsi di D. e I., le mie amiche nonché confidenti nonché spesso compagne di sventure.
I due punti cardine erano:
D. - Guarda Aleh, F. è un amico perfetto ma te lo giuro, è probabilmente il peggior uomo sulla faccia della terra con cui avere una relazione...
I. - Allora, sappiamo entrambe il suo "fattore libertinaggio", ma quando si prende per qualcuna non esiste altra donna...
E io le guardavo un po' stupita perché, nonostante fossero elucubrazioni decisamente lecite, io non avevo e non ho tuttora l'intenzione di proseguire con la faccenda.
Ma allora perché sembra così scontato per tutti che ci debba essere un seguito?
Mah. Chi vivrà vedrà.
Anche perché mi sono resa conto che mi ricorda un disastro Chris delle prime due stagioni di Skins. Ma ve lo giuro fuori maniera. Che Chris mi ha spezzato il cuore quando è morto. Lui, la mia cotta secolare resuscitata magicamente in Game of Thrones.


Cioè, voglio dire.
Io ho sempre avuto una passione per i personaggi un po' strani.
Il bello, è che poi ho addirittura il coraggio di lamentarmi se scopro a metà dell'appuntamente che sto uscendo con un ex-galeotto.
Ma questa è un'altra storia.


sabato 3 novembre 2012

Di prendere e lasciare

Io non capisco molte cose.
L'ammmmore in primis, altrimenti non sarei single e mi refferei di più quando si parla di provarci con gli uomini. Perché diciamocelo [niente di personale, ometti della rete], che voi vi divertite un po' troppo a rimarcare il fatto che avete voi il coltello dalla parte del manico.
Ma lasciamo perdere, che poi finisce come ieri sera e stamattina e poi so' cazzi vostri.

Riassunto della mia storia personale:
per un paio di mesi sono andata dietro ad uno che, davvero, sembrava divertirsi un mondo con me. Nel senso brutto; mi scriveva per primo una, due, tre volte, poi se gli scrivevo io non mi rispondeva, o lo faceva malissimo. Mi dava buca e poi si rifaceva sentire che se gli piacessi davvero. E così da capo, in un loop tremendo che mi stava facendo dubitare delle mie facoltà mentali, che di solito sono le uniche cose delle quali sono certissima.
E questa è la situazione fino a mercoledì sera. Halloween.
Nonostante io non sia del tutto favorevole al festeggiare una festa chiaramente derivante dai culti pagani i cui persecutori sono stati sterminati dai miei antenati, perché non ne vedo il senso, mi piace l'idea dell'evento sociale che ne deriva.
A me piacciono a manego, gli eventi sociali. Succedono un sacco di cose interessanti.
Ad ogni modo, noi abbiamo fatto una festicciola non molto grande (anche se ad un certo punto spuntavano spagnoli in erasmus a caso e l'appartamento era sovraffollato) nell'appartamento in quel di Udìn di tre miei amici.
E la mia prima tappa della serata, se non consideriamo quelle alcoliche, è stata appunto ostacolare la mia voglia impellente di scrivergli, affidando coscienziosamente il mio cellulare alla mia amica D.
La seconda è stata farmi a vonde F.

Lasciando perdere i dettagli, visto che ci sarebbe una notte intera da raccontare, chiariamo che non voglio vantarmi della cosa. Cioè, penso sia normale e che al contrario sarebbe inutile ora come ora inalberarsi in scuse per questa mia "mancanza di pudore" o per i miei "peccati carnali".

Quello su cui volevo concentrarmi è più che altro il miracolo avvenuto ieri sera.
L'ho visto. Non mi ha fatto alcuna impressione.
Tranne magari uno strano piacere nel vedere che A. continuava a guardarmi aspettando chissà che dialoghi e a me che me ne fotteva sega.
Che, di solito, le parti erano invertite.
Alla faccia del chiodo scaccia chiodo che non funziona. Oddio, magari in una situazione in cui due si lasciano dopo anni e anni di relazione non funzia, ma in questi casi và benissimo, per non dire che è l'ideale.

Tutto ciò per spiegarvi, maschietti, che è inutile che ve la tirate tanto della serie "lei mi muore dietro e io non la cago che figo che sono". Che dopo un po' persino noi presissime ci rompiamo il cazzo e, al contrario, ne troviamo un altro.

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Sì, so che non gliene sbatte a nessuno, ma certi sfoghi vanno fatti.
Magari l'ultima parte è stata partorita dalla mia me interiore un po' scottata, ma và bene così, non comincerò mica a tirarmela per questi avvenimenti.
Scusate il largo, larghissimo uso di francesismi xD (sarcasm: mode on)