sabato 23 giugno 2012

Gli uomini della mia vita #1

Quegli stronzi mi hanno spostato l'esame. 
Vabbè, che si fottano. Non è questo il mio problema.

No, il mio problema è IMCDF (Il Mio Colpo Di Fulmine), che per comodità chiameremo Pi - la prima lettera che mi è venuta in mente, non ha nulla a che fare col nome reale -, il quale, a quanto pare, se la intende con una '95.

Ora.

Io non ho nulla contro le '95, in generale, se non in senso lato.
Certo, quando non firmi il contratto per la stagione per cui ti davano una barca di soldi (e intendo davvero TANTI, senza esagerazioni sui 4000 dindini) perchè il boss dà il lavoro alla sua nipotina del '94, e quando scopri che Pi se la intende con una '95, il magone ti viene.

E scusate tanto se poi mi demoralizzo.
Cosa che, peraltro, riesce solo se generata dal mio rapporto con gli esponenti dell'altro sesso.
Non sono infastidita dalla competizione con le altre ragazze, posso reggerla benissimo. 
Il problema nasce nel momento in cui cominciano le seghe mentali - che tutti conoscete bene - nate da quel pensiero fulminante che ogni volta si cerca di reprimere, ma non funziona mai. La cara, vecchia, immortale e svanga-palle frase:

"Ma perchè non me? Cos'ha lei che io non ho?!"

 Con il successivo massacro dell'autostima del pensatore. E questa, al contrario di quello che ho sentito dire a random, non è una paranoia femminile.
Che poi, sembra sempre che queste cose malvagie ce le abbiamo solo noi.
Cazzate.


Anzi, forse noi le portiamo con più eleganza.
Perlomeno, non lo urliamo in faccia alla ex nel mentre di una sbornia in piena fase vino veritas. (true Story)


Perlomeno, non andiamo a letto con bambine.



martedì 19 giugno 2012

Caldo, Cemento e Panico

Ormai le mie giornate si gestiscono tra questi tre elementi, scelti con cura per esemplificare la mia situazione di "Perfetta Studentessa in Crisi". Missione: Sessione Estiva.
Chiaramente, mentre io studio dal libro di Lingua Inglese (Discourse and Media), cercando di carpire cosa diavolo quel testo sta cercando di dirmi - e chiaramente mentre sto spendendo millemila soldini in ghiaccioli -, mi trovo in stretto contatto di G. , una mia amichetta più piccola che se ne sta bellamente in vacanza al mare, mentre io schiatto dal caldo e dalla disperazione.

Il problema che voglio porre è:
Perchè io, studentessa modello (di cazzeggio), più studio, più mi destreggio tra capitoli incapibili, più affronto viaggi in treno compresi di vicini sudati e puzzoni, direzione università sita in un'altra città; più io cerco di sopravvivere alla mia prima sessione estiva (amici che ci sono già passati mi hanno garantito "che dopo è come andare in bicicletta"), TANTO PIU' COMPAIONO ARGOMENTI DA STUDIARE?!

Dio mi salvi.
O almeno, che mi salvi un idrante impazzito.

venerdì 15 giugno 2012

Mah, spesso me lo chiedo.
Mi chiedo tante cose, in verità.
Per esempio, ora mi chiedo per quale motivo, io continuo a dare esami e, misteriosamente, la roba da studiare aumenti di giorno in giorno; non dovrebbe essere il contrario?
Oppure, l'altro giorno, che diluviava, mi chiedevo per quale assurda ragione, anche sotto la grandine, quel mini esercito di bambini della casa in parte continui imperterrito a giocare anche sotto il bombardamento di ghiaccio.
In verità, tutto questo è solo per impedirmi di leggere 1Q84 di Murakami. 

Maledizione al mondo.