domenica 11 novembre 2012

Di Sventura e di Scalogna - Episodio 1

Signore e signori.
In questa piovosa domenica di novembre, decido di aprire la mia rubrica settimanale.
Dovete sapere che, come avrete già capito, io sono un elemento estremamente sfortunato, e non per autosuggestione ma perchè la mia vita sembra essere costruita su "Ironic" di Alanis Morissette. Sono riuscita anche a farmelo dire dalla mia amica D. , le cui parole ho dovuto riscriverle su un tovagliolo, per non dimenticarmele dopo due secondi. E come prova, visto che la gente di solito mi bolla come "esagerata" o "megalomane".

"Cavolo Ale...all'inizio pensavo che tu stessi solo enfatizzando le cose che ti accadono...non mentendo intendo. Ma da questa capisco che tu sei davvero, ma davvero sfortunata!"
D. , un mesetto fa.

Quindi, eccoci qua con

Di Sventura e di Scalogna
Episodio 1

Presenta : Aleh (che voi mi farete il piacere di immaginarvi come quella strafiga di Emma Stone qua sopra)

Torniamo ad A.
L'ho sentito una settimana fa, e tra una chiacchiera e l'altra mi dice che si è operato.
Wow.
Ora, ci sarebbe una digressione tutta particolare sul fatto che tra le mie varie cerchie si è diffusa la credenza che io faccia il malocchio. Il che è probabilmente vero, ma questa la racconto un'altra volta, che ci sta un discorso lungo.
Comunque sì, faccio il malocchio.
E lui si è operato.
Ripeto, wow.
Alla notizia, gli ho chiaramente chiesto a cosa, cos'era successo, e lui mi ha risposto che me l'avrebbe detto non appena ci fossimo rivisti in giro. 
E ciò accadde ieri ma la mia memoria troppo spesso andrebbe catalogata in "Le Gradi Truffe Mondiali", insieme alla stagnola dei vasetti degli yogurt e ai ghiaccioli che ti cadono addosso.
Così mi sono completamente dimenticata e per tutto il pomeriggio non ho fatto altro che pensare a cosa fosse quella cossssa missssterrrriossssa che dovevo chiedergli.
Me ne ricorderò ore e ore dopo, e questo sarà il dialogo (via sms) che avrà luogo.
  • Io: Mi sono ricordata ora cosa ti dovevo chiedere non appena ti vedevo!
  • A: Cosa?
  • Io: Dell'operazione...
  • A: Ah. Vabbè domani usciamo così ti dico.
E la Aleh ci rimase parecchio secca.
Dopo però si aggiunge la parte dove precisiamo che ci saremmo sentiti oggi "per vedere il tempo". Nel senso, se avesse piovuto non saremmo usciti, o qualcosa del genere.
Avete già capito, non è vero? State già ridendo, non è vero?
Al posto vostro io lo starei facendo.
Anzi, lo sto facendo anche al mio, di posto, visto che dopo un po' si impara a ridere delle proprie sventure.
Torniamo a noi.
Passa un quarto d'ora dal messaggio, con me felicissima perché, diciamolo, era anche ora che mi succedesse una cosa del genere.
Passano venti minuti. Passa mezz'ora.
A circa quaranta minuti dal lieto evento decidiamo di mobilitarci. Siamo per le vie del centro decidendo dove andare, quando succede.
Accade l'evento infausto. 
L'avvenimento sinistro.
La Sfortuna è arrivata.

Una goccia.

Parte lentamente, abbastanza da farmi prima imprecare perché sono uscita senza borsa e quindi senza ombrellino pieghevole, ma neanche troppo lenta da non poterci stanare prima che potessimo arrivare alle macchine.
Arriviamo al locale che piove non troppo, ma bene dai.
Quando usciamo, diluvia.
Quando mi sveglio, stamattina, diluvia.

Non.
Ci posso.
Credere.

Inutile dirvi che aspettavo questo momento da tempo immemore.

Eeeeeeeeeeeeh, gentili lettori, eccoci al termine della prima puntata di questa allegra rubrica settimanale, e ricordate la massima di vita di Sheldon Cooper...

 ...per una vita migliore.

4 commenti:

  1. Forse è un po' cattivo da dire, ma almeno mi sento meglio a leggere che non sono l'unica ad avere la sfiga alle calcagne e una vita ironico-sadica che si diverte a provare il peggio su di me!!
    Ti sono vicina :)

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    1. Nono tranquilla non è cattiveria ;) anzi comprendo benissimo! Mal comune mezzo gaudio dai

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  2. ommamma ho sempre pensato di essere l'essere più sfigato della terra! continuo a pensarlo ma almeno non mi sento più tanto sola. eppoi bisogna vedere i lati positivi connessi alla questione: quando sono in dubbio su come andrà una certa cosa, so già che propenderà verso il peggio. dà una certa sicurezza, anche l'essere cronicamente sfigati...

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  3. La fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo, no?
    Spero che l'operazione di A. non fosse per niente di così grave (anzi, io la butto là, per me è varicocele, tiè!)
    Alex V

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