martedì 18 settembre 2012

A dir la verità...

...oggi vorrei parlare di un po' di cose.
Del fatto che fa ancora troppo caldo a mezzogiorno, che in questo momento dovrei essere a studiare, che in alternativa dovrei mettere in atto un piano regolatore in camera mia per trovare un posto decente per i miei libri che si stanno ammucchiando un po' ovunque, che tra pochi giorni vedrò il mio uomo (Ian McEwan) finalmente dal vivo, del fatto che oggi mi sono sentita un po'...così.

Ma un passo alla volta e direi che l'unica cosa importante è l'ultima.

Stamane mi sono svegliata troppo tardi per fare qualunque cosa. Considerata che tre condomini vicino al mio hanno deciso che oggi era una splendida giornata per tagliare l'erba contemporaneamente, per cui studiare a casa era fuori discussione.
C'è da contare la mia innata pigrizia, quindi ho deciso che era una giornata adatta per andare a trovare i miei figliuoli al mio vecchio liceo.

[figliuoli perché in quinta ad un certo punto mi sono ritrovata con un gruppetto di animati adolescenti di due o tre anni in meno di me che mi chiamavano con enfasi "mamma". Morale, per maggio-giugno non ho mai fatto un piano di scale sulle mie gambe. Like a boss]

E insomma sono andata.
E insomma mi è venuta un po' di tristezza, perché ho preso l'autobus che prendevo due anni fa e mi sono ritrovata nel cortile in cui fumavo di nascosto due anni fa. Anche perché ho beccato un mio compagno di prima superiore (6 ANNI FA! 6 ANNI FA! 6 ANNI FA!) e ci siamo messi a ricordare le assemblee di istituto quando noi eravamo matricole, che "uno di quelli grandi di quinta" aveva usato per presentare la sua lista-fake da rappresentante di istituto, dal nome "l'impero colpisce ancora".

Io andavo all'artistico.

Per dirvi, quando il preside si è avvicinato al palco (il mio preside dell'epoca, SantoDulio, era una delle persone più flemmatiche del mondo, queste cose ce le lasciava fare, essendo fondalmentalmente inoffensive e nient'altro che scena), dalle casse è uscita la canzone, appunto, di Darth Vader.


E ho ripensato a com'era all'epoca, quando avere i capelli blu o verdi o rosa era effettivamente strano a vedersi, quando avere piercing non era così convenzionale.
Parlando sempre col mio amico sì, mi è venuta un po' di malinconia perché il biennio è stato fantastico, e la sento, la sento la differenza.

Un po' di nostalgia di quando eravamo davvero giovani e incoscienti, tutto qui.

1 commento:

  1. In altri mondi piú sofisticati del nostro , gli orologi non sono di nessuna utilitá : lá il tempo scorre secondo parametri ben differenti ... :-O
    Non intendo suggerire di trasferirsi tutti lontano da questa Terra , ma - prendendo lo spunto da questo tuo Post " nostalgico " - mi auguro che si possa relativizzare sempre di piú il nostro ruolo nel contesto Universale ..
    Come in STARWARS , cerchiamo di viaggiare intergalatticamente , in modo da poterci dimenticare delle nostre limitazioni quotidiane , OK ?? ~.~"

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