sabato 6 ottobre 2012

Fiabette di vita vissuta

Ora vi racconto una favola.

C'era una volta questa ragazza piccoletta, che se ne stava tranquilla ad un tavolo della biblioteca civica della sua città. Aveva scelto un tavolino fuori, sotto il portico del bar, in modo da poter tradurre il suo bel racconto e fumare senza fare due piani di scale.
La ragazza piccoletta è anche molto pigra.

Morale, stava facendo la sua bella traduzione quando, perdonate il paradosso, le plana sul tavolo una barchetta di carta.
Una cazzo di barchetta di carta.
Alza la testa e vede un tizio (brutto) che le sorride da dietro una massa di capelli e che se ne va di gran carriera. UAO.
[liberiamo il sarcasmo nell'aria, miei amici. Liberiamolo!]
Decise comunque di lasciare la barchetta là, visto che era presa dentro e non vedeva l'ora di finire.
Si fecero le 6 e mezza, vide che ad un paio di tavoli più in là c'è un suo amichetto e decise di fare armi e bagagli per andarlo a salutare. Poi mi si ricorda della barchetta.
Su un lato c'era una grossa scritta rossa. "Aprimi".
Apriamola.

"Le rosse sono rosse
Le viole sono blu
Non sono un grande poeta
Ma mi piaci un sacco.
Ti và di uscire?
(numero di telefono)"

Ora.
Ora.
Di principio, io queste cose le odio. A morte. Tantissimo. Persino quando ero alle elementari, e allora non si metteva il numero di telefono ma due praticissime caselle con le opzioni "sì / no".
Anche perché, Dio sia lodato, quando io ero alle elementari i telefoni cellulari erano grandi come scatoloni dell'IKEA oppure, per noi piccoletti, una leggenda metropolitana. Sì, ho avuto un'infanzia vera in cui ci si innamorava di chi sapeva andare in bici senza mani.

Ma riprendiamo con la nostra storia.
La ragazza piccoletta si avvicinò all'amichetto per chiacchierare, e nota che è in compagnia di tre ragazzi, uno dei quale, visibilmente più grande di lei, lo conosceva già di vista, mentre gli altri due non li aveva mai incrociati in vent'anni di vita.
Quando uno di questi due prende e se ne và, salutando malamente.
boh.
E l'amichetto le fa: "Ehhh...bel colpo Aleh!"
"Cosa?"
"aì, la barchetta. Te l'ha mandata quello che se n'è appena andato."
"ma mi è sembrato piccolo"
"infatti. E' del '96".

'96.

No, un attimo. okay, io sono del '92. MA E' PICCOLO!
Ma...ma...
Okay, io odio le nuove generazioni. Ho dovuto assistere a IlMioUomo che andava con una '97 ritardata quando lui è del '91 e adesso devo anche essere molestata da sedicenni???

Fortuna che la prossima settimana c'è il compleanno del cugino della Ile.
Rugbisti. A noi piacciono i rugbisti.



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