giovedì 11 ottobre 2012

Veglia

Mi dispiace ma questo non sarà un post allegro.
Lo dico ora per prevenzione.

Ieri mattina mi sono svegliata di botto intorno alle 4 del mattino. Non sono più riuscita ad addormentarmi.
Oddio, non è stata chissà che grande perdita, mi dovevo alzare alle 5 e mezza per prendere il treno un'ora dopo, considerando anche la strada per la stazione.
Tuttavia. Tuttavia.
Non sono più riuscita a chiudere occhio per un motivo preciso.

Non sono felice. Non sono contenta.
Certo, ci sono piccole cose che mi tirano fuori il sorriso da dentro (stamattina sono appunto uscita alle 6 e c'erano delle stelle stupende e, oh mio dio la luna, c'era la luna bianchissima che davvero sembrava ridersela dell'aurora che sfiorava le montagne sull'orizzonte).
Ma nient'altro, niente se non questi picchi di felicità - blanda, a dir la verità - che si buttano sulla mia strada durante la giornata, ma a caso.
Non che non sappia più apprezzare le piccole cose; quando oggi pomeriggio mi sono fatta finalmente una doccia ero senza esagerazione una delle persone più felici sulla faccia della terra.

Ma sono tesa, sempre.
Scoraggiata, sempre.
Arrabbiata, sempre.

Ed è questa la cosa che mi preoccupa più di tutto il resto. Ho sempre come uno strato di ira trattenuta, di elettricità statica a ricoprirmi la pelle, e non so come farla uscire.
Come se, nel caso scoppiasse all'improvviso, possa ferire me o peggio, tipo qualcuno a cui voglio davvero bene.

No, perché mi sono svegliata ben prima dell'alba, a pensare a come sono arrivata a questo punto.
A vent'anni con un oceano di veleno dentro.
Un peso nel petto, lacrime che non ho ancora pianto agli angoli degli occhi e la vivida, vividissima sensazione di essere la creatura più sola del mondo.

3 commenti:

  1. Sono come te. E sto ancora cercando qualcosa per liberarmi della tensione. Ti dirò, un anno di Erasmus mi ha aiutato, e molto; non penso sarei riuscito a (soprav)vivere ancora. Ma temo che appena torno a casa... Vedremo! ;)

    LuciusDay

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  2. Vorrei dirti qualcosa di confortante, ma purtroppo la felicità è qualcosa di difficile da raggiungere...
    E' un percorso tortuoso e abbastanza in salita.
    A volte è qualcosa che sfugge totalmente al nostro controllo.

    Ci sono fasi della vita in cui sorridere è uno dei gesti più difficili al mondo.
    Non lasciarti scoraggiare!! I periodi così capitano a tutti, bisogna solo perseverare.

    Se ti senti sola, poi, scrivere qui ti può aiutare molto.
    Io la solitudine la soffro parecchio e scrivendo i miei pensieri sul blog ho sempre la sensazione di essere in compagnia.

    TI auguro davvero di superare questo momento...
    E ti consiglio di analizzare bene le cause che ti portano a sentirti sempre tesa, scoraggiata ed arrabbiata. Se trovi la causa puoi anche procedere alla cura...

    Un abbraccio!!

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  3. Io credo che, periodicamente, sia necessario passare attraverso queste fasi, questi pensieri, questo sentirsi troppo o addirittura non sentirsi. Penso che questo ci permetta di guardare a noi con il disincanto necessario per permetterci miglioramenti o svolte.
    Bisogna considerare tutto ciò che abbiamo una leva per arrivare a ciò cui aspiriamo.

    Ti abbraccio.

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